lunedì 31 marzo 2025

Valori nutrizionali caffè: perché i grassi sono importanti?

Valori nutrizionali caffe

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autore: Redazione

Il caffè non è solo la bevanda amata da milioni di persone in tutto il mondo, ma è anche un alimento complesso dal punto di vista chimico e nutrizionale. Oltre alla nota caffeina e agli antiossidanti, uno degli aspetti meno conosciuti ma fondamentali è la presenza di grassi. Questo componente influenza non solo il gusto e l’aroma del caffè, ma anche i suoi benefici nutrizionali.

Negli ultimi anni, il dibattito sui valori nutrizionali del caffè si è fatto sempre più articolato. I recenti approfondimenti scientifici evidenziano che, al di là della caffeina, esiste un ricco complesso di composti che contribuiscono alle peculiarità del caffè. In questo articolo analizzeremo in particolare il ruolo dei grassi, componenti chiave nella composizione e nei valori nutrizionali del caffe.

Perché il caffè è oleoso?

Se aprite un sacchetto di caffè in grani, spesso potete notare una caratteristica lucentezza sulla superficie dei chicchi. Si tratta dell’olio di caffè. Alcuni lo considerano un segno di freschezza; per altri, invece, potrebbe indicare un problema con i chicchi, come se avessero sudato! Inoltre, non tutto il caffè presenta olio sulla superficie. Ma quindi, il caffè oleoso è una cosa buona o cattiva?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un po’ di chiarezza. In realtà i chicchi di caffè sono semi di un frutto. E, in quanto semi, contengono tutto ciò che serve per far crescere una pianta, e questo include anche grassi (o meglio, oli). Quindi tutti i tipi di caffè contengono olio, ma non sempre è visibile in superficie. Tutto dipende dalla durata della tostatura.

Cosa c’entra la tostatura del caffe?

Prima della tostatura, i chicchi di caffè sono verdi e molto densi. Più la tostatura è lunga, più il colore del chicco si scurisce diventando marrone. Il colore finale del chicco tostato indica quindi il livello di tostatura, ed è nelle tostature scure che si nota la maggior quantità di olio. Ma perché succede questo?

Il processo di tostatura crea un’elevata pressione all’interno del chicco. L’acqua presente in esso evapora, rendendolo asciutto e fragile. Allo stesso tempo, all’interno del chicco avvengono dei processi che creano anidride carbonica, grazie alla quale il chicco si espande e diventa il doppio delle dimensioni originali. Allo stesso tempo, il calore utilizzato per tostare il caffè trasforma i grassi contenuti nel caffè in oli e li spinge verso l’esterno.

Durante la tostatura prolungata il chicco viene sottoposto a temperature più elevate per un periodo di tempo più lungo. Per questo il chicco diventa meno denso e l’olio ha più possibilità di migrare verso la superficie creando una maggiore lucentezza. Una tostatura più chiara infatti ha in genere una superficie più opaca, mentre le tostature più scure sono anche quelle più "lucide".

Il caffè oleoso non è di qualità?

L’olio presente sulla superficie dei chicchi di caffè non è quindi un segno di cattiva o buona qualità, ma del livello di tostatura. Anzi, la presenza dell’olio sulla superficie potrebbe anche indicare la freschezza del caffè tostato.

Siccome tutti i chicchi di caffè contengono l’olio, con il passare del tempo questo inizia naturalmente a fuoriuscire, anche in caso di tostature più chiare. Alla fine questo olio affiorerà, rendendo la superficie dei chicchi opaca. Ed è così che potete riconoscere un caffè tostato molto vecchio, e quindi non più buono.

Per avere una garanzia di freschezza e di qualità del vostro caffè, è sempre meglio preferire i chicchi di caffè tostati artigianalmente in piccole quantità, come le miscele di Caffè Roen.


Che cos’è e a cosa serve l’olio di caffè?

L’olio di caffè è un estratto che si ottiene direttamente dai chicchi, sia crudi che tostati. È derivato dai lipidi naturali dei chicchi, che vengono espressi durante la tostatura. L’olio di caffè è ricco di acidi grassi, antiossidanti e composti volatili, che lo rendono unico. Oltre all’uso alimentare, l’olio di caffè trova impiego in cosmetica per le sue proprietà antiossidanti e rivitalizzanti.

Perché gli oli del caffè sono importanti?

La composizione del caffè è un insieme di elementi che va ben oltre la semplice presenza di caffeina. In particolare, gli oli rappresentano una frazione importante che influisce notevolmente sulle caratteristiche sensoriali della bevanda.

Effetti degli oli sul gusto del caffè

L’oleosità del caffè incide sia sul profilo aromatico che sulle qualità gustative del caffè. Ecco quali sono gli effetti degli oli del caffè sulla bevanda finale:
  • Maggiore cremosità: la crema del caffè espresso si forma grazie agli oli contenuti nel chicco del caffè, che vengono emulsionati durante l’estrazione. Più alto è il contenuto di oli e più liscia e duratura sarà la crema.
  • Aroma più intenso: gli oli intrappolano e veicolano meglio i composti volatili, esaltando le note tostate, speziate e “cioccolatose”.
  • Gusto più rotondo: il caffè con una maggiore quantità di oli tende a risultare meno acido e più bilanciato.
  • Persistenza al palato: gli oli lasciano un retrogusto più lungo e complesso, soprattutto nelle preparazioni non filtrate (come il caffè espresso).

Quali oli sono presenti nel caffè?

Gli oli del caffè sono costituiti principalmente da:
  • Diterpeni (cafestolo e kahweol): influenzano l’amarezza e la corposità.
  • Acidi grassi liberi: contribuiscono alla sensazione di morbidezza.
  • Trigliceridi e steroli: migliorano la cremosità della bevanda.

Quanto grasso contiene il caffè?

Come abbiamo già visto, il caffè contiene una piccola quantità di grassi, principalmente sotto forma di oli naturali presenti nei chicchi. Tuttavia, il contenuto lipidico varia in base alla tipologia di caffè e al metodo di preparazione.

Quanti grassi ha una tazzina di caffè espresso?

Una tazzina di caffè espresso (circa 30 ml) contiene circa 0,2-0,3 g di grassi, principalmente sotto forma di oli naturali rilasciati dai chicchi durante l’estrazione. Questa quantità può variare in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di caffè: l’Arabica generalmente contiene circa il 60% in più di lipidi rispetto alla Robusta. Gli oli presenti nell’Arabica contribuiscono a un sapore più dolce e complesso, con note di frutta e caramello, mentre la minore quantità di oli nella Robusta si traduce in un gusto più forte e amaro.

Qual è il caffè più grasso?

Il metodo di preparazione del caffè influisce notevolmente sulla quantità di grassi presenti nella bevanda finale. I vari studi hanno rilevato differenze sostanziali tra:
  • Caffè Espresso: Metodo che tende a preservare una maggiore quantità di oli, contribuendo a una crema densa e persistente.
  • Caffè filtrato: La filtrazione può rimuovere una parte dei composti lipidici, portando a una bevanda con il minor contenuto di oli.
  • Moka: Un compromesso tra espresso e caffè filtrato, con una presenza moderata di oli.
La scelta del metodo di estrazione può dunque variare in base alle preferenze personali e alle esigenze nutrizionali.

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Gli oli del caffè fanno bene alla salute?

Gli oli del caffè contengono diversi composti bioattivi che possono avere sia effetti benefici che potenziali rischi per la salute, a seconda della quantità e del metodo di preparazione del caffè.

Benefici degli oli del caffè

  • Effetto antiossidante: Gli oli del caffè contengono diterpeni come cafestolo e kahweol, che hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Contribuiscono quindi a proteggere le cellule dallo stress ossidativo.
  • Supporto al metabolismo: Alcuni studi suggeriscono che i composti lipidici del caffè possano stimolare il metabolismo e migliorare la sensibilità all’insulina, potenzialmente riducendo il rischio di diabete di tipo 2.
  • Azione protettiva sul fegato: Studi indicano che il cafestolo potrebbe aiutare nella protezione epatica e ridurre il rischio di malattie del fegato, tra cui la steatosi epatica non alcolica (NAFLD).

Possibili rischi degli oli del caffè

  • Aumento del colesterolo LDL: il cafestolo, uno dei principali diterpeni presenti negli oli del caffè, è noto per aumentare il colesterolo "cattivo" se consumato in grandi quantità.

Il caffè, oltre a essere una bevanda stimolante, si rivela un alimento complesso grazie alla presenza di grassi e oli. Questi componenti non solo arricchiscono il profilo organolettico del caffè, contribuendo a una crema densa e a un aroma avvolgente, ma offrono anche spunti interessanti in termini di valori nutrizionali del caffè.

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